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Connubio di fede con la benedizione di Santa Gemma

 Giornale di Monza Martedì 18 giugno 2013

Incontro con suor Gemma Mkoondo

 Nel 2008 l'inizio della collaborazione tra la religiosa, direttrice dell'ospedale tanzaniano,e la parrocchia locale che ne promuove l'attività

Articolo di Alessandro Lanza

(Iza) Un ospedale e un'asso­ciazione che ne sostiene le attività, una parrocchia e una suora coraggiosa accomuna­te dalla voglia di aiutare i più deboli.

 

Soprattutto una storia di amicizia e solidarietà dai tanti intrecci e risvolti, ma con un unico comun deno­minatore: Santa Gemma Galgani.

Suo il nome del­l'ospedale inaugurato nel 2004 a Dodoma, capitale for­male della Tanzania; suo an­che il nome della suora mis-sionaria, suor Gemma Mkoondo, che della struttura è medico e responsabile.

 

Lei che, tanzaniana d'origine, dopo la laurea in Medicina presa nel 2000 all'Università di Pisa (era in Italia per motivi di studio dal '92), non ne ha voluto sapere di fermarsi qui, preferendo tornare subito ad operare nel paese nativo.

In una realtà in cui vi è un me­dico ogni 1O rnila abitanti, e dove a tutt'oggi i dati sulla mortalità infantile e materna restano altissimi.

 

Ed è a que­sto punto che entrano in sce­na la Parrocchia di Santa Gemma e l'Associazione, nata nel 2009, dei sostenitori del­l'omonimo ospedale tanza­niano diretto dalla religiosa. «Ho pregato tanto affinché arrivassero nuovi fondi per la struttura, quando nel 2008 sono stata contattata dalla parrocchia monzese dedicata alla santa», racconta suor Gemma.

 

 

Da lì sono nati un profondo lega­me e una bella collaborazione che hanno consentito all'ospedale di dotarsi di un laboratorio di analisi allestito proprio nel 2008.

Un soda­lizio che si è rinnovato anche martedì scorso in occasione di un incontro con  Suor Gemma, in città per un corso  di­ aggiornamento presso il San Gerardo, svoltosi proprio alla parrocchia di via Lissoni.

Un’immagine di suor Gemma direttrice dell'Ospedale tanzaniano

«Dovevamo decide­re a chi destinare i fondi della Quaresima e, grazie a una parrocchiana che si trovava a Lucca, siamo entrati in con­tatto con suor Gemma co­noscendone l'attività - spiega Daniele Scandellari, presi­dente dell'associazione

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